I Macchinari
La Società Agricola Zucchera unisce la tecnologia alla tradizione, utilizzando macchinari che riescono a lavorare al meglio le olive rispettando l’ambiente e ottenendo prodotti biologici al 100%. L’oleificio, completamente fornito dalla ditta Mori-Tem di Tavernelle Val di Pesa (FI), è composto da una lavatrice/defogliatrice, frangitore a coltelli con inverter, gramolatrice chiusa, decanter a due fasi, separatore centrifugo, filtro a cartoni. L’impianto è del tipo continuo, completamente a freddo con ridottissimo regime di giri.
L’inverter montato sul frangitore serve per variare il numero di giri, in modo da ovviare alle caratteristiche delle diverse cultivar e/o grado di maturazione, oltre che a rendere più o meno dolce o più o meno piccante l’olio.
La gramola chiusa, costantemente tenuta a 20°C, serve ad impedire l’ossidazione della pasta e per non disperdere la bontà dei polifenoli.
Il decanter a due fasi permette l’estrazione dell’olio senza aggiunta di acqua, la quale determinerebbe difficoltà di smaltimento delle acque di vegetazione, oltre all’eliminazione di una notevole percentuale di polifenoli; inoltre, il funzionamento a bassissimo regime di giri (circa 3200 contro i 14000 di altre realtà produttive), non deteriora la qualità dell’olio esaltandone la sapidità.
Dal decanter, a valle dell’estrazione dell’olio, esce la sansa umida, dalla quale, con un’apposita macchina viene estratto il nocciolino, ossia la parte legnosa della drupa, successivamente usata per il riscaldamento dei locali aziendali. La parte melmosa rimasta viene utilizzata, per mezzo di fertirrigazione, come ammendante sui terreni di proprietà.
L’inverter montato sul frangitore serve per variare il numero di giri, in modo da ovviare alle caratteristiche delle diverse cultivar e/o grado di maturazione, oltre che a rendere più o meno dolce o più o meno piccante l’olio.
La gramola chiusa, costantemente tenuta a 20°C, serve ad impedire l’ossidazione della pasta e per non disperdere la bontà dei polifenoli.
Il decanter a due fasi permette l’estrazione dell’olio senza aggiunta di acqua, la quale determinerebbe difficoltà di smaltimento delle acque di vegetazione, oltre all’eliminazione di una notevole percentuale di polifenoli; inoltre, il funzionamento a bassissimo regime di giri (circa 3200 contro i 14000 di altre realtà produttive), non deteriora la qualità dell’olio esaltandone la sapidità.
Dal decanter, a valle dell’estrazione dell’olio, esce la sansa umida, dalla quale, con un’apposita macchina viene estratto il nocciolino, ossia la parte legnosa della drupa, successivamente usata per il riscaldamento dei locali aziendali. La parte melmosa rimasta viene utilizzata, per mezzo di fertirrigazione, come ammendante sui terreni di proprietà.
